Degustazione alla Cantina Bellaveder17 ottobre 2015

Vista: La cornice

Strumenti e bagagli caricati in macchina e… si parte! Dopo una settimana di sole il cielo si sta velando di nuvole, ma è comunque un bel pomeriggio di ottobre per partire alla volta del Trentino. Destinazione: Faedo. La piana rotaliana è magnifica e appena usciti dall’autostrada, a San Michele all’Adige, guardiamo avanti a noi, sulle alture che sovrastano l’Istituto Agrario. I colori della natura stanno virando al giallo e al rossiccio e avanzando verso il Mansum Bellaveder si sente forte la nostalgia dell’estate e del panorama incredibile che si gode da lassù. Eppure in questa quiete autunnale sembra di sentire un sussurro dai vigneti che circondano la cantina. Una promessa che il letargo non durerà per sempre. Qualche rosa resiste e sboccia a capo dei filari, e ci saluta entrando nell’atrio che precede la cantina vera e propria. Una stanza rustica e ravvivata dal colore mattonato delle colonne e dal pentolame di rame appeso alle pareti. I suoni sembrano prendere corpo e pienezza, un’acustica incredibile ci avvolge. Musica e natura. Aspettiamo l’ospite d’onore per inaugurare la serata. E prima di metterci in postazione alziamo i calici di Trento DOC! E bollicine siano!

www.bellaveder.it

Olfatto: Il vino

Sapori e profumi inconfondibili. Dalla finezza delle bollicine del Trento DOC percorriamo a passo d’uva i vigneti dell’azienda Bellaveder: Chardonnay, Gewurztraminer, Lagrein… pochi nomi per riassumere l’esperienza sensoriale di questa splendida serata.

Aperitivo:

  • Trento DOC Riserva Brut Nature 2010

Degustazione musicata:

  • Jeuenesse: Trentino DOC Müller Thurgau  «San Lorenz» 2014
  • Balance: Trento DOC Riserva Brut 2010
  • Beauté: Trentino DOC Gewürztraminer 2013
  • Mystére: Vigneti delle Dolomiti IGT Chardonnay Selezione Faedi 2013
  • Passion: Trentino DOC «Mansum» Lagrein Dunkel Riserva 2011
  • Nostalgie: Vigneti delle Dolomiti IGT  Passito Bianco

Gusto: Il cibo

Per accompagnare il nostro elegante calice di bollicine trentine serve un antipasto rustico e fresco al tempo stesso. In un secondo i nostri desideri diventano realtà e delle graziose frittatine alle verdure animano il candido tavolo del buffet. Il giusto boccone, saporito e gustoso, per preparare stomaco e palato alla nostra degustazione. Ma anche se il vino e le canzoni ci fanno attendere, le papille gustative non potevano avere un piatto forte più intrigante: un cremosissimo risotto alla zucca, profumato da croccanti sfere all’amaretto. È stata dura trattenere gli artisti ai loro posti, mentre i piatti viaggiavano avanti e indietro tra i tavoli. Ma anche a noi il premio di consolazione: a chi si è nutrito di musica, e  non solo, un dessert freschissimo allo yoghurt e frutti rossi, con un crumble croccante sul fondo, per concludere la serata. Cucchiaiate di felicità.

Udito: la canzone

Greensleeves

Canzoni e poesie d’altri tempi. Atmosfere eteree, che fluttuano nell’aria come giovani muse dei tempi antichi. L’ispirazione dell’amore che si incarna nei profumi del vino, melodie di grazia e di scorci bucolici. La corona d’edera, che adorna capo della dama dalle “lunghe maniche verdi”, diventa questa sera un diadema di pampini e d’uva. Rinascimento trentino.

Tatto: La citazione

Il vino della giovinezza a volte non diventa chiaro con il passare del tempo, ma torbido. – Carl Gustav Jung

Bottiglie che attendono mesi, anni, prima di essere riconsiderate, vendute e bevute. Prima di diventare un elisir d’eterna giovinezza che conserva in modo perfetto l’integrità dell’uva e gli aromi del lievito, che nasconde con sapienza le piccole rughe del tempo, senza che siano difetti, piuttosto delle pieghe di saggezza. Un libro che da’ sempre la sensazione di avere una pagina bianca in più su cui poter scrivere la propria storia. Il ritratto dell’anima che non invecchia mai.