Appena imboccato il lungo viale alberato che, attraversando i vigneti, ci conduce direttamente al piazzale della Vinoteca, ci dimentichiamo che alle sei del pomeriggio ci sono ancora 33 °C. Un fazzoletto ombroso inizia a velare l’enorme portico della Villa che ospita gli uffici dell’azienda Paladin - Bosco del Merlo, quella struttura solenne che ci guarderà le spalle per tutto il concerto. Una meravigliosa e calda sera d’estate. I lunghi tavoli cominciano ad essere allestiti con tovaglie e bicchieri, come un teatro all’aperto che prende forma davanti a noi. Di fronte all’ingresso della Vinoteca l’aperitivo attende i suoi primi commensali, mentre bottiglie di ogni forma e tipo sbirciano curiose attraverso i vetri. Un luogo singolare, al crocevia di tre province e due regioni, vigneti orizzontali che si estendono generosi. E mentre gli acini ormai ben visibili crescono nella notte, noi suoniamo il vino e la sua storia.
Il viaggio sensoriale di questa sera ci porta in giro per l’Italia; non solo Bosco del Merlo, ma anche Castello Bonomi, Franciacorta, e la Premiata Fattoria di Castelvecchi, Radda in Chianti, sono rappresentati da degni calici. Viaggi diVini.
Un ricco buffet di specialità tutte estive precede la nostra degustazione. Piccole porzioni di pizzette, prosciutto e melone, tartine e insalatine di mare, graziosi finger food dai sapori delicati a cura del Ristobar “Al Grande Moro”. Ma il piatto forte deve ancora arrivare. Non appena nel cielo iniziano a spuntare le stelle esce dalla cucina un risotto fumante ai profumi di stagione: melanzane, peperoni e pomodori colorano il riso e donano un sapore inconfondibile di questo luglio 2015. Per concludere biscotteria secca e bicchierini di cioccolato, i compagni di bevute dell’incantevole liquore di Raboso che stasera ci fa concorrenza musicale: l’Agricanto.
Libertango – Astor Piazzolla
Passione in musica sotto le stelle. Sembra che le corde del violino vibrino sotto l’impeto del vino, la chitarra incalzante al suo seguito, il basso sembra prendere una strada parallela di ritmo e armonie, e la cassa del cajon scandisce il battito dell’euforia bacchica. La musica rende liberi i nostri pensieri entro i suoi confini, come vino e sangue scorrono liberi dentro di noi.
Bevi vino, ché non sai donde sei venuto: sii lieto, perché non sai dove anderai. – Omar Khayyam
Oggi è un dono: per questo si chiama presente. Stasera ogni sorso di vino sembra trasmetterci questa verità. Un momento prezioso per potersi fermare e respirare, pensare, assaporare, godere, gioire. In una parola: vivere.